mercoledì 25 settembre 2013

Testo di "Suffer with style"

Titolo: Suffer with style
Artista: Amari
Album: Grand Master Mogol

Are you the one
that suffer with style?

This spring
I will not
make you
any CD
compilation
or mixtape

This spring
I will not
make you
any CD
compilation
or mixtape

Hey, what a mistake

Hey, what a mistake
was promising you that
So that's what I'm missing
Is promising you that

Hey, what a mistake
was promising you that
So that's what I'm missing
Was promising you that

Are you the one
that suffer with style?

No, I'm not
Sorry, I'm not

But what?
But that's what I'm missing

Are you the one
that suffer with style?

Hey, what a mistake
was promising you that
So that's what I'm missing
Is promising you that

Hey, what a mistake
was promising you that
So that's what I'm missing
Was promising you that

mercoledì 21 agosto 2013

Testo di "Un orso minore"

Titolo: Un orso minore
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

Quanto c'è di autentico
Quanto è artificiale
il non sentirmi normale

Cosa è vero e cosa avanza
di questo senso
di non appartenenza

È che ogni cosa è appena poco più
che proiezione
che proiezione

È il momenti di applicarmi un po'
per liberarmi degli ultimi entusiasmi
che nutro
Certo che è una pena infame
vederli masticare
da certi dentini borghesi

È che ogni cosa è appena poco più
che proiezione
che proiezione

È che ogni cosa è appena poco più
che proiezione
che proiezione

È che ogni cosa è appena poco più
che proiezione
che proiezione

Testo di "Sono stato anch'io sereno"

Titolo: Sono stato anch'io sereno
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

A volte è
più facile
arrendersi e perdere dona
serenità
Così ora credo di arrendermi
mi sembra giusto
mi sembra giusto
a me
sembra giusto

La mancanza di proporzione
e il giusto peso da dare
È che i chiaroscuri giocano da sé
È che è questione di sovrastrutture
il fare o non fare
Anche scavando un po' resterebbe poco
di cui parlare

Poco di cui parlare

Sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro
Io sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro

Sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro
Io sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro

Sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro

Sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro
Io sono stanco
di passare il mio tempo
il mio poco tempo
pensando ad altro

Testo di "Glory days"

Titolo: Glory days
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

Tutto cospira
ogni cosa precipita
luogo orbite note ed invero piuttosto meschine
Ogni cosa si muove
e mi ruota intorno
senza scopo apparente diverso dall'infastidire

Ed ero sincero
quando dicevo che
vorrei rinascere in un tempo migliore
se c'è
E invece per quanto
dovrò sopportare
prima di vedervi tutti quanti esplodere

Esploderà
Si annienterà
Scomparirà
La vostra faccia scomparirà
dalla faccia di questo pianeta

Cosa vi spinge
qualcosa ci sarà
a continuare a girare in cerchio per l'eternità
Ci vuole metodo anche nel dare il rispetto
i corpi si muovono
mentre l'obesa coscienza
si incaglia qui

Trionferà
la gravità
Vi inghiottirà
Un buco nero e vi cancellerà

Esploderà
Si annienterà
Scomparirà
La vostra faccia scomparirà
dalla faccia di questo pianeta

Testo di "Di passaggio (gli scheletri)"

Titolo: Di passaggio (gli scheletri)
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

Colpevole
è chi si distrae e perde il senso
dell'intreccio
e non ci crede che
che sono le sue queste storie che vede
di passaggio

Colpevole
è anche chi non vuole cogliere
perché pesa
il gioco dei richiami
dei sottintesi
allude agli scheletri che nascondiamo
celiamo pavidi

Almeno i muri
non si spostano
Tu invece eri
difficile
da trovare
ma come loro poi
restavi impassibile
a guardarmi parlare

Tu invece
eri difficile
da trovare
ma come loro poi
restavi impassibile
a guardarmi parlare

lunedì 8 luglio 2013

Testo di "Il mio diario"

Titolo: Il mio diario
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

Vivo di cose piccole
di normali innamoramenti quotidiani
anonimi e stupidi
come non avrei pensato poter essere da me
E ancora di un continuo attendere
che finalmente qualche cosa
mi sorprenda
come so può capitare se appena mi distraggo un po'

È che sentirsi scomodi
a sentirsi agiatamente fuori luogo
si finisce per crederci
si crede di esser sempre ospiti
e in debito
E i giorni passano sulla schiena
di chi si cura di non dare noia
Eh ma io credevo fosse giusto così
è che credevo fosse giusto
così

Perché si vive di rimandi
e di comandi
e di ubbidienze
e di penose assenze
che non riesco a non notare

Io vivo di rimandi
di saliscendi
troppo rapidi
seminati in mezzo a giorni tutti uguali

Perché si vive di rimandi
e di comandi
e di ubbidienze
e di penose assenze
che non riesco a non notare

Io vivo di rimandi
di saliscendi
troppo rapidi
seminati in mezzo a giorni tutti uguali

martedì 18 giugno 2013

Testo di "EE Londra e Londra"

Titolo: EE Londra e Londra
Artista: L'officina della camomilla
Album: 
Autore del testo: Francesco de Leo
Note: Il titolo si scrive con le due "E" maiuscole all'inizio.

Bea:
Togliamoci i jeans e andiamo a far la spesa
a mangiare tranquilli fuori dal supermercato
tu riposi in t-shirt assurde, dinosauri
nuvole nere come bolle di Big Babol

Francesco:
Siamo lesbiche con le gambe accavallate nei negozi di dischi
e i tuoi fuseaux a pois
il tabacco alla pesca
un adagio d'archi
in una sigaretta

B & F:
Vodka, muffin, cake e Lumière

EE Londra e Londra è morta in discoteca
solo musica classica dal cuore delle tasche
del dicembre Montgomery bianco e sciarpa inglese
per te ho biscotti liquore e libri per bambini
EE Londra, Londra è morta in una rissa
in fondo ai coltelli
dei giovani di Sheffield
i binari, i K-way, un sofà, l'alcool di provincia

Francesco:
Mi porto sempre dietro
una fotocopia del freddo

B & F:
Lalelala
lalelalelala
Lalelala
lalelalelala
Lalelala
lalelalelala
Lalelala
lalelalelala

Francesco:
Contiamo i cerotti sulle guance della sera
e scriviamo piccolissimi pesci in francese
pubblichiamo i risultati dei nostri baci
e andiamo a dormire vestiti con le scarpe sporche di Bonn
e Portofino

B & F:
E poi
faremo tanti giri panoramici sui tetti
a lanciare sassi
in viso alla domenica
su un fiore sporco di fumo
un caffè alla canella
un pomeriggio di cielo guerra
di 70 cieli diversi

B & F:
In Lambretta sui cantieri come gatti
sui pianoforti

B & F:
EE Londra e Londra è morta in discoteca
solo musica classica dal cuore delle tasche
del dicembre Montgomery bianco e sciarpa inglese
per te ho biscotti, liquore e libri per bambini
EE Londra, Londra è morta in una rissa
in fondo ai coltelli
dei giovani di Sheffield
i binari, i K-way, un sofà, l'alcool di provincia

Francesco:
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good on the dancefloor
I said I bet that you look good...

sabato 15 giugno 2013

Testo di "La vita agra II"

Titolo: La vita agra II
Artista: unòrsominòre.
Album: La vita agra
Autore del testo: Emiliano Merlin

A riuscire a dirlo meglio
avere più voglia
più tempo
più talento

Deludervi semmai
per provarvi che esisto

Puoi ricordarmi per favore chi sei?
Però ogni parola sceglila con attenzione
Tu mi conosci, tu lo sai
quanto detesto l'approssimazione
Ché un apostrofo non è un accento
mai

Tu che lo sai quanto stanca
passare una vita ad aspettare
che finalmente qualche cosa
ci sorprenda

E sorprendersi ancora a pensare
che vorremmo di più
Ritrovarci io e te a guardarci negli occhi
e pensare che
ci meritiamo di meglio e di più
di questa vita virata a seppia e tenuta giù
passata a parlare di rivoluzione su Facebook

Tu ricordami chi sei
stammi vicino se appena puoi
se il buio mi confonderà
stancherà gli occhi e le mani
tu riportami a casa
anche stasera
anche domani
E adesso non muoviamoci più
impariamo a non muoverci
a restare immobili
ad esser fermi, spietati e lucidi
e impariamo a non esser complici
e cominciamo a rinunciare
a non collaborare
a non collaborare
a non collaborare

Testo di "La coscienza di meno"

Titolo: La coscienza di meno
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin
Note: incerta la parte in cui si sente "dritto e dolorante", la prima parola non è del tutto chiara

Fino a qui
niente
di particolarmente stimolante
i soliti umori di circostanza in debito
d'ossigeno

Ma fino a qui
e Cristo com'è volgare
la lingua tra i denti
di chi dà in pasto alle masse
il suo ciarlare

E il punto è che ormai è tardi
per recriminare
Il punto è che come un cane ho seguito la scia
e l'odore mi ha trascinato ebete qui
dove provo a piacermi
io che passo il mio tempo a tentare di non sfigurare
per finire invece ancora e sempre
dritto e dolorante
e annegato nei soliti trucchi e discorsi

Ma il punto è qui
il punto è qui
il punto è
il punto è qui

Il punto è domandarsi
se mai si riuscirà davvero
a vedersi credibili
a sentirsi plausibili

Il punto è qui
il punto è qui
il punto è qui
il punto è qui

Testo di "Non sono tranquillo"

Titolo: Non sono tranquillo
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

E il tempo stronzo
ed incapace
vomita almeno un altro
filo di voce

Anche oggi sono morto
sono morto
e tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace

E certo lo so, è solo un raggio che filtra
e sono metri ed atmosfere di profondità
Però chissà come ci si sente a ritornare in superficie

Qua sotto intanto,
io anche oggi
sono morto
io sono morto
e tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace

Qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace
qui tutto tace

venerdì 14 giugno 2013

Testo di "La guerra dei pastelli a cera"

Titolo: La guerra dei pastelli a cera
Artista: L'officina della camomilla
Album: 
Autore del testo: Francesco de Leo

Con un colpo di spugna
cancelliamo le farmacie
ti disegno una tigre
e un coltello di plastica
per spaventare i bambini
e convincerli a ucciderti

Una manovra a tenaglia
intorno ai tuoi fianchi larghi
una manovra a tenaglia
intorno ai tuoi fianchi

Ti farò la guerra coi pastelli a cera
ti farò una guerra tutta colorata
come te la farò io la guerra
non te l'avrà fatta nessun altro
oh, come te la farò io la guerra

Sei scappata a Belgrado
su una bici che perdeva colore
Quando piove su un foglio
le matite non restano
E sei tornata da me
un braccio rotto e i capelli azzurri

Piena di nuvole nere
nella tua ultima estate
Solo nuvole nere
nella tua ultima estate

Testo di "Le notti difficili"

Titolo: Le notti difficili
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

E allora, allora cosa
mi dice lei
allora sarà il caso di inventarsi qualcosa di meglio
e che almeno stavolta non sia
il solito sbaglio di credersi splendidi
contro ogni evidenza
e malgrado l'assenza di un briciolo di serenità
però come si fa
però come si fa

E non era
giuro che non era questa
non era questa la vita che mi aspettava

Così anche tu saluterai
quei giorni passati a rincorrere il vento e riempirsi la testa di idee
e non so se le sento più o è solo il riverbero antico di forze che avevo
quando non tutto era nemico

E imparo ad ammettere che
non sempre si riesce ad imporsi sui propri buffissimi limiti
semplicemente
non sempre ce la si fa
non sempre ce la si fa

E non era
giuro che non era questa
non era questa la vita che mi aspettava
che mi aspettava

E allora, allora cosa
mi dice lei
e allora sarà proprio il caso di inventarsi qualcosa ma che sia speciale
perché lasciarsi passare fa male
perché lasciarsi passare fa male

E non era
giuro che non era questa
non era questa la vita che mi aspettava
che mi aspettava

Non era

Non era questa la vita che mi aspettava
che mi aspettava

Testo di "Gagarin"

Titolo: Gagarin
Artista: unòrsominòre.
Album: unòrsominòre.
Autore del testo: Emiliano Merlin

Un tempo
c'era il tempo di chiedersi
quali fossero
le giuste domande da porsi

Ricordi
il cosmo era immenso
e Gagarin d'oro e d'incenso orbitava lassù
e i nostri pensieri
lassù

E gli orizzonti c'erano ancora
lontanissimi
prima che il secolo nuovo
li portasse qui
Gli orizzonti
quelli c'erano ancora
linea che unisce lo spazio col mare
adesso invece la possiamo toccare
I nostri orizzonti
ce li fanno toccare

Ce li fanno
toccare

Ce li fanno toccare
sono oggettini curiosi
o nell'ipotesi migliore
un minuto di gloria

E sono oggettini curiosi
o nell'ipotesi migliore
due minuti di gioia
due minuti di gioia

giovedì 13 giugno 2013

Testo di "Perdenti più sani"

Titolo: Perdenti più sani
Artista: unòrsominòre.
Album: La vita agra
Autore del testo: Emiliano Merlin

La sigaretta accesa per nascondercisi dietro
Sorrisi indieperdenti più sani
Sul dancefloor
con le pinne, lo spritz e gli occhiali

Eccola qua, l'estetica del disimpegno
la deontologia dell'aperitivo
Sì, può piacere o non piacere
ma in fin dei conti è brutta come il culo

Le parole sono importanti
chi parla male, pensa male e vive male
Per esempio i DJ non suonano ai concerti
mettono solamente i dischi che hanno fatto altri

Non sai che farsi un'opinione è terribilmente complesso
Io preferisco di gran lunga questo abominevole appiattirsi al ribasso
Tanto che mi frega,
io alle feste mi diverto un sacco
e faccio molta conversazione
Stando comunque
sempre bene attento
a non sbilanciarmi mai
meglio non approfondire
meglio apparir carino e farsi voler bene
che dover argomentare

Restare a casa da solo
un sabato sera
preferirei morire
Guardarmi allo specchio
e in un istante realizzare
di non vederci proprio niente di speciale

Le opinioni di Carlo Pastore
Dente che canta l'amore
Siamo tutti musicisti,
siamo tutti grandi artisti con il ciuffo di ordinanza
corriamo a far presenza

Testo di "Il mattino del 26 luglio"

Titolo: Il mattino del 26 luglio
Artista: unòrsominòre.
Album: La vita agra
Autore del testo: Emiliano Merlin

Parliamoci chiaro,
chi parla di calcio non è innocente,
non esser conscio è esser complice
non esser conscio è esser complice

parliamoci chiaro, la lotta di classe è così fuori moda mio caro
e ognuno è democratico, ognuno è popolare
ognuno è di buon cuore, ma per sentito dire
tutti a sporcarsi di libertà
senza sapere cosa vuol dire

Bella nazione
di rincoglioniti
15 milioni di semianalfabeti
e un altro quarto non capisce quel che legge

È la stagione delle pioggie
pettinati mediante telescherno
ad ascoltare massaie e opinionisti
a dir cazzate in coda alle poste

Evadere il cervello
lamentarsi,
perdonarsi anche quello
incollati alle tonache, ai servi e ai leccaculi
Sempre ignoranti come cani
a dar retta alle labbra bavose di un vecchio con l'ictus
a un delinquente pagliaccio,
ai suoi deliri da pazzo

Ma la verità
è che non ci frega un cazzo

E voi
che fra poco, prima o poi
direte male di lui
dove siete nascosti, in questi anni di merda
siete rimasti col culo incollato al divano
a guardare la Domenica Sportiva o l'olocausto nucleare

Voi che sorridete alla vita,
per non esser volgari
voi, persone normali
voi persone normali
ve ne tirate fuori
silenziosi come faine
imperturbabili nella devastazione

E c'è in regalo di serie in dotazione
un bel 25 luglio per ogni generazione
fascisti la sera, partigiani a colazione

Ma la grammatica della Resistenza è indecifrabile ormai,
la grammatica della Resistenza non la decifriamo

Bisognerebbe saper dire di no
privarsi di qualcosa, declinare un invito
rinunciare al compenso, alla paga più alta
all'applauso standard, all'aperitivo
a cavalcare l'onda

Per rialzarsi in piedi,
la testa in su
Rialzarsi in piedi...

Testo di "Train to nowhere"

Titolo: Train to nowhere
Artista: Brown and the Leaves
Album: –
Autore del testo: Mattia Del Moro
Note: Il testo è la traduzione in inglese di una lettera scritta dal nonno di Del Moro, Giulio Cargnelutti, e indirizzata alla moglie Eugenia: Cargnelutti l'aveva scritta sul treno, durante la partenza per Buchenwald. Testo ricostruito a orecchio, potrebbe contenere qualche errore.

Goodbye my dear, don't
worry,
I'll come back home soon.

Train runs now to
I don't know where but my faith in God is true.
Even if I'm not sure
you will read this letter,
I keep on writing to
tell to our daughter I miss her
and my love for you
will be stronger than...
will be stronger than...
will be stronger than...
death.

Because of the still
air
I'm afraid to fall
asleep
I see no lights here,
but some glances between the pieces of wood.

I have recognized my
friend of school,
he doesn't say a word,
but he seems
seems to
tell me with his eyes
"we'll come back soon to our families".

And I'll be stronger than
I'll be stronger than...
I'll be stronger than...
death.

Testo di "Le piccole foglie"

Titolo: Le piccole foglie
Artista: Lecrevisse
Album: Le piccole foglie EP
Autore del testo: Emiliano Merlin

Certe sere poi
si sentiva poco
a parte i battiti
del cuore e del suo gioco
da assopire in un goccio di tè

bastava un unico
richiamo per scappare
e nascondersi un'ora o finché
anche fuori si poteva respirare

e forse è vero che sapevo perdonare
prima che tutto abbruttisse

E ora che cos'è che mi toglie il fiato?
L'unico farmaco valido è un certo torpore astuto
che mi accoglie e mi riempie di sé
E la leggerezza è un cucciolo impaurito
nascosto sotto le pile di pagine
Ma forse è solo che non sono proprio nato
per vivere...
Chissà se è vero che
sapevo perdonare
prima che tutto abbruttisse

E non ricordo se sapevo perdonare

Testo di "Gli Ex-Otago e la Jaguar gialla"

Titolo: Gli Ex-Otago e la Jaguar gialla
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autore del testo: Maurizio Carucci

Se il mio domani fosse simile ad una cartolina di Canazei
Forse ci andrei un po' più spesso
L'angoscia del futuro viene a letto con me
Ultimamente il mio umore mi fa il gioco delle tre carte

E se non riesci a guadagnare
con quello che sai fare
Ti toccherà farlo con quello che non sai fare
E se non riesci a guadagnare
con quello che vuoi fare
Ti toccherà farlo con quello che non vuoi fare

Come si fa a trent'anni
Ad essere in perfetta forma
Avrei bisogno di un amico in banca
Tu dimmi come si fa
A trent'anni una persona in gamba
Avrei bisogno di una Jaguar gialla

Se il mio domani fosse simile
Ad una vecchia foto in scogliera
Forse sarei più disteso
Avremmo più energie per le nostre fantasie
Avremmo più occasioni
per disegnare paesaggi

E se non riesci a guadagnare
con quello che sai fare
Ti toccherà farlo con quello che non sai fare
E se non riesci a guadagnare
con quello che vuoi fare
Ti toccherà farlo con quello che non vuoi fare

Come si fa a trent'anni
Ad essere in perfetta forma
Avrei bisogno di un amico in banca
Tu dimmi come si fa
A trent'anni una persona in gamba
Avrei bisogno di una Jaguar gialla

Testo di "Patrizia"

Titolo: Patrizia
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autori del testo: Maurizio Carucci, Alberto "Pernazza" Argentesi
Maurizio:

Patrizia ti ho conosciuto e ti chiamavo sfitinzia
Patrizia lucidalabbra gusto liquirizia
Patrizia le tue battute piene di malizia
Patrizia solo potessi tornerei a Gorizia

Uoooooo Patrizia
Scialalà
Uoooooo Patrizia
Tu eri più matura di me
Ma eri gelosa di

Samanta
Sul lungomare abbiam toccato i sessanta
Samanta col califfone tipico anni ottanta
Samanta a manifestare contro Coca e Fanta
Samanta mi dicevi che mia madre
era una santa

Uoooooo Samanta
Scialalà
Uoooooo Samanta
Paura poca
Passione tanta

Uoooooo Cristina
Scialalà
Uoooooo Cristina
Le tue parole la mia autostima

Pernazza:

Patrizia occhi color liquirizia
So che la nostra era più di un'amicizia
Riavvolgo il film di quell'estate a Gorizia
Anche se tu eri già lontana
Aeroplanini di carta venti di tramontana
Guardo le diapositive sotto una luce un po' strana
Che tu sfuggivi sotto un piumino anni ottanta
Sullo sfondo un altro sguardo
Samanta
Ho sentito la nostra canzone sulla radio che canta
Mi piacevi perché avevi la quarta
Ma non sopportavo che leggessi Siddharta
O Samanta paura poca passione tanta
Tutto evaporato in un bicchiere di fanta
Lacrime sorrisi
Mille biglietti smarriti
Ritrovare castagne sotto vecchi vestiti
Flashback emozionale
Ma nulla sarà mai come prima
Cristina
Te lo ricordi quel pomeriggio in cantina

Testo di "Una vita col riporto"

Titolo: Una vita col riporto
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autore del testo: Maurizio Carucci

La mia città la tua Elisabetta
Ma guarda il tempo come passa in fretta
Regalerò la mia vecchiaia alla petanque
e farò gite ben organizzate la domenica
La mia città sarà sempre quella
la tua Elisabetta
sarà solo un ricordo

Non riesco a immaginarmi ancora senza capelli
Infatti quasi quasi mi farò un bel riporto
Infatti mi farò un bel riporto

Ma chi lo sa
Ma chi lo vuol sapere
Se sarò contento se starò bene
Non guardo la TV io non mi perdo di vista
e per fare la spesa mi porto la lista
Alla mia età pensare alla vecchiaia
non è normale qualcosa non va

Non riesco a immaginarmi ancora senza capelli
Infatti quasi quasi mi farò un bel riporto
Infatti mi farò un bel riporto

Mi troverò una bicicletta
Sarò senza una casa
Avrò una compagna fissata con le erbe officinali
Non tiferò ai Mondiali
La partite con te due pari

Ma che bello quel ritratto mosso
Una vita col riporto

Testo di "Dance A.M."

Titolo: Dance A.M.
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autore del testo: Maurizio Carucci

This morning
Our nights
And your breath and your breath and your breath

Spring time with you
on December in my bedroom

This morning it's all right
And no stress and no stress and no stress

Spring time with you
on December in my bedroom
Sometimes on my mind
Friday on my mind
Spring time on my mind today

Testo di "Figli degli hamburger"

Titolo: Figli degli hamburger
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autori del testo: Maurizio Carucci, Alberto "Pernazza" Argentesi

Maurizio:

Noi figli degli hamburger
Noi che ceniamo bevendo cocktail
Noi preferiamo andare in strada
con un fuoristrada
Noi figli degli hamburger
capodanno tutti i week-end
Noi si festeggia col computer

Noi figli degli hamburger
Abbronzatissimi a novembre
Usciamo dritti dalle curve
Noi figli degli hamburger
Che al matrimonio ci vuole il DJ
Vogliamo il sole quando piove

Una vita una carriera
Un'amante quando si fa sera
Se ti fai poche domande
avrai tutte le risposte

Pernazza:

Noi generazione 2.0
Noi figli degli hamburger
Usciamo dritti dalle curve
Scarpe di Prada
Nuovo fuoristrada
Tramonto in riviera
Si pranza di sera
Noi generazione 2.0
Alba chiara dal finestrino nero
Reduci dall'impero
Usciamo dritti dalle curve
Incredibile ma vero
Noi figli degli hamburger
Un tranquillo weekend di paura
Ci perdiamo nelle chat
sempre pronti all'avventura
Noi discoteca, aperitivo e poi
Figli degli hamburger

Maurizio:

Una vita una carriera
Un'amante quando si fa sera
Se ti fai poche domande
avrai tutte le risposte

Un'aragosta una pelliccia
Una terza casa in riviera
Se ti fai poche domande
avrai tutte le risposte

Testo di "Ricominciamo da 3"

Titolo: Ricominciamo da 3
Artista: Ex-Otago
Album: Mezze Stagioni
Autore del testo: Maurizio Carucci

Mi piacerebbe incontrarti
una mattina o un pomeriggio
e parlare del tempo
Mi piacerebbe abbracciarti
sopra una balla di fieno e aspettare l'inverno

Sto soffrendo il mal di mare
e anche camminando
sotto questo sole
ondeggio uguale
Ho imboccato la statale
e anche se non ti vedo
e anche se non ti sento
sto male uguale

Dovevamo partire in tre
Io te e l'amore
Ma uno non è venuto e
non so il perché
Dovevamo partire in tre
Io te e l'amore
Ma uno non è venuto e
e non si parte

Mi piacerebbe scoprirmi
Farti vedere la mia casa
con la luce della luna piena
Mi piacerebbe cercarti
per poi trovarci mezzi nudi
in un campo di fiori

Sto soffrendo il mal di mare
e anche camminando
sotto questo sole
ondeggio uguale
Ho imboccato la statale
e anche se non ti vedo
e anche se non ti sento
sto male uguale

Dovevamo partire in tre
Io te e l'amore
Ma uno non è venuto e
non so il perché
Dovevamo partire in tre
Io te e l'amore
Ma uno non è venuto e
e non si parte

Testo di "Basmati"

Titolo: Basmati
Artista: L'officina della camomilla
Album: 
Autore del testo: Francesco de Leo

Conchiglie in zona 4
viale Fornarini
Goleador, brioches due granite di papaya
la spiaggia
una Moleskine mista a Glitter
e la baia
pacchi di carta da imballaggio

Ma l'indie osé
e SEGA Mega Drive...

I cartoni di Tavernello come foglie
l'isola i fiori neri nella fontanella
gli smarties sono banchi di pesci nella tua bocca

I parquet tropicali di gennaio
il tuo orologio disegnato sul polso
e quanto sei brava a giocare a Tetris
con le stagioni
Però, ti andrebbe di fare un collage tra i nostri cuori?
E oggi l'estate è una sigaretta

Le tinte per capelli
e i campi di basket
cameretta Manchester dell'83
I cavalcavia maudit
Le Nike maudit
Le tute maudit
E palloncini neri al posto del silenzio come un milkshake
che cade
sui disegni di Pierpane

Testo di "Senontipiacefalostesso"

Titolo: Senontipiacefalostesso
Artista: L'officina della camomilla
Album: Senontipiacefalostesso Uno
Autore del testo: Francesco de Leo
Note: Il testo pubblicato su Maxilyrics si riferisce alla vecchia versione.

C'è tutto un universo nei chewing gum
quando casca giù l'inverno
travestito da fiorista

fischia e mangia neve sulle scale
e tira uno starnuto alla ringhiera

Era la stagione della discoteca
dei tuoi cento fiori orrendi sepolti in biblioteca
e tu ballavi senza dischi
e ti aggiustavi i capelli
nelle porte della metropolitana

Sei leggera quando pieghi le cose
leggera come un mazzo di fiori neri
sul cestino di una bici
che taglia un campo bianco
che sembra un foglio
che sembra un libro
che sembra una barchetta di carta sul frigo

Che io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome

Parli della casa che non costruisco
con un soppalco una terrazza
e un cinema sul soffitto
che sta a Berlino quando piove
che sta a New York quando c'è il sole

Quando fumi fuori dal panificio
appena scesa dal tuo piccolo tram tu
mi aspetti
con la colazione in mano
in un sacchetto con su scritto il mio nome
fra un miliardo di lettere

Che io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome

E la tua macchina alle 4 del mattino
è piena di stelle marine
quando scoppi a piangere
perché non riesci a dirmi che ti piace il mare
che ti piacciono i quadri
le colline gialle e le piante grasse

Che io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome
io ti ho sempre chiamata senza sapere il tuo nome

Un occhio verde e un occhio azzurro
che non ci vedono
da lontano
vorrei vederti una domenica di dicembre
passeggiare con gli occhiali
con un pugno di sabbia nella borsa

Testo di "Città mostro di vestiti"

Titolo: Città mostro di vestiti
Artista: L'officina della camomilla
Album: Senontipiacefalostesso Uno
Autore del testo: Francesco de Leo

La zona militare sfavilla
mentre lei passa spettinata
Cielo detersivo e di corsa

Fiorisce bene la città
mostro di vestiti
io sono un cinema di medicine
Adolescenza fumogeno
per coprire la COIN di Piazza 5 giornate

Il macello di neve stava ancora in Germania
Ti parlavo di cose tristi
ma mastodontiche

Dopo le avventure al Pracchi
nelle stanze slot
V L T

Il tram che sfonda l'autunno e forma un buco
di mille vicoli
io mi annoio sulla scala antincendio
vado ad est
là ci sono più divani da bruciare

La tratta Piola-Villa Fiorita
è un patrimonio di ganci, grano, cantiere spaccato e viola violento
Lei è una tigre timida
divora la campagna degli aeroporti
ha i vestiti di suo padre
con la mattina capovolta
nuota a rana nelle dispense e... e...
Brera è sepolta di tramonti
luccica strana e sprofonda nei fiori oscuri
e nei fiori chiari
nei super-spacci alimentari
e intanto scoppiano le edicole
e i licei sono zeppi di lucertole
e io sputo dalla finestra

Ho una mansarda che funziona come un veliero
Vieni da me, facciamo la pasta al burro
a mezzanotte

Vedere le rondini
che divampano dalle gru
sono momenti
di alta pasticceria